Da umanisti a bibliotecari. Il fascino dell’antico nelle raccolte ducali
Una nuova mostra presso la biblioteca ripercorre le tappe fondamentali delle acquisizioni antiquarie estensi, attraverso le figure di coloro che si occuparono, nel corso dei secoli, di questo patrimonio librario.
Nella prima sezione si scopre il rapporto tra i principi di Ferrara e gli umanisti che furono coinvolti nei progetti culturali della corte, da Guarino Veronese a Pirro Ligorio, inserendo la città nella mappa europea degli studi. Si possono ammirare, oltre alle opere eseguite per Leonello, Borso ed Ercole I d’Este, anche i codici miniati per Mattia Corvino, re d’Ungheria, e un rarissimo codice greco di Alberto Pio da Carpi; l’interesse per le antichità è attestato dalla presenza di cataloghi di numismatica e antichità realizzati per Ercole II e Cesare d’Este.
La seconda sezione mette in risalto le figure istituzionali dei bibliotecari ducali, da Giovanni Battista Boccabadati a Lodovico Antonio Muratori, da Benedetto Bacchini a Girolamo Tiraboschi fino a Celestino Cavedoni. Costoro rinnovarono le collezioni e aprirono gli spazi, un tempo riservati a pochi, a un nuovo pubblico di studiosi. Testimoni parlanti di questo impegno, favorito da sovrani illuminati, sono i preziosi volumi dei sec. XVII-XVIII, corredati da incisioni a firma di Guglielmo Morghen e Giovanni Battista Piranesi, con le immagini degli immani scavi di Roma, Ercolano e Pompei. Come curiosità, per la prima volta, sono esposti calchi di gemme incise, un tempo nel Medagliere estense.
Dal | 26/11/2017 |
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Al | 24/02/2018 |
Dove |
Bibilioteca Estense c/o Palazzo dei Musei, L.go S. Agostino 337
Modena (MO)
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Orario | dal lunedi al giovedi: 9.00 – 18.00; venerdi 9.00 – 15.30; sabato 9.00 – 13.30. |
Costo | ingresso gratuito |
Per informazioni |
Tel:059-4395758
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